Studi e Ricerche di Emanuela Guidoboni

Dopo alcuni anni di ricerca all’Istituto di Storia Economica, Università di Bologna, ha iniziato lo studio dei terremoti del passato, partecipando alle ricerche del Progetto Finalizzato Geodinamica del CNR (1979-1982).

Nell’ambito PEN-Piano Energetico Nazionale ha partecipato agli studi per la sicurezza nucleare condotti da ENEA-Disp negli anni 1982-1987: in questo ambito ha partecipato attivamente agli studi condotti da ENEL sulla sismicità storica italiana, fino ad allora non indagata in modo sistematico e specialistico e del tutto estranea alla ricerca universitaria. Per questa ragione fu organizzata una specifica struttura di ricerca, la società SGA, Storia Geofisica Ambiente di Bologna, di cui EG è stata presidente e responsabile scientifica dal 1983 al 2007. In questo ambito ha progettato tutti i piani di ricerca storica per lo studio dei terremoti in Archivi e Biblioteche in Italia e all’estero, coordinando diverse decine di ricercatori e redigendo i rapporti scientifici.

Con la chiusura del PEN, nel 1987, i risultati degli studi sulla sismicità storica italiana realizzati dalla società SGA, già allora organizzati in una originale banca dati, furono trasferiti all’ING, Istituto Nazionale di Geofisica, con cui successivamente EG avviò nuovi progetti per estendere le conoscenze ad aree non prese in esame dal PEN. Dal 1987 al 2011 EG ha progettato e diretto per l’ING (poi dal 2000 INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) le ricerche storiche finalizzate al Catalogo dei Forti Terremoti in Italia dal mondo antico al XX secolo. Tale Catalogo dal 1995 ha avuto cinque edizioni in continuo aggiornamento; dal 2007 è disponibile online come WEB GIS (CFTI 5Med, Guidoboni et al. 2018, https://storing.ingv.it/cfti/cfti5/#).

Nell’ambito della sismicità storica EG ha inoltre sviluppato numerose ricerche tematiche, quali i problemi di valutazione dei parametri sismici di cluster di terremoti distruttivi, i caratteri dell’edilizia storica in relazione ai danni sismici, i sistemi antisismici premoderni e i caratteri delle ricostruzioni storiche.

Dal 1987 al 1990 per ENEA ha diretto, assieme a Graziano Ferrari, il progetto nazionale GIANO, finalizzato alla ricerca di eventi climatici estremi (piovosità, siccità, alluvioni e frane) dal XII al XIX secolo, con la finalità di delineare in una banca dati dedicata le prime basi per una storia del clima in Italia, come diversi paesi europei iniziavano allora ad organizzare. I dati riguardanti i secoli XVIII e XIX sono stati poi utilizzati nel progetto AVI (Aree Vulnerate Italiane) dell’IRPI–CNR, oggi disponibile in rete; successivamente i risultati sulle frane storiche sono stati inseriti nella banca dati dell’ISPRA. EG ha inoltre sviluppato temi di climatologia storica, in particolare riguardanti il riscaldamento medievale e i cicli climatici plurisecolari, partecipando alle ricerche del CMCC – Centro Mediterraneo per i Cambiamenti Climatici.

Consulente della IAEA- International Atomic Energy Agency, Nazioni Unite, dal 1993 al 1998, si è occupata della sismicità del Nord Africa (Marocco e Tunisia), dell'Armenia e della penisola di Crimea, paesi di cui ha revisionato i relativi cataloghi storici, apportandovi approfondimenti, correzioni e integrazioni, all’interno di un costante dialogo multidisciplinare con enti e istituzioni dei paesi interessati.

Per il Ministero dei Beni Culturali (MIBACT, oggi MIC), Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR), nell’ambito della Carta del rischio sismico dei Monumenti della Sicilia e della Calabria (2004-2008), EG, assieme al gruppo di lavoro SGA, si è occupata dei criteri e delle elaborazioni riguardanti le ‘anamnesi sismiche’ di oltre cinque mila monumenti e dei relativi siti, tuttora consultabili nel sito del MIC (presentazione di C. Cacace https://www.rivisteweb.it/doi/10.1446/79947).

EG ha dedicato numerosi studi specifici all’analisi della dettagliata risposta sismica di specifiche aree urbane (si veda nell’elenco delle pubblicazioni allegato): Bologna, Catania, Ferrara, Firenze, Siracusa e Palermo, evidenziando il rischio a cui sono oggi esposte le aree urbane con i loro preziosi beni storico-architettonici.

EG ha approfondito le conoscenze sui terremoti e maremoti antichi e medievali dell’Italia e dell’area mediterranea (comprendente 19 Paesi attuali), pubblicando le fonti nelle lingue originali antiche, elaborando assieme a linguisti e filologi le valutazioni sismologiche nel Catalogue of Ancient Earthquakes in the Mediterranean area up to 10th century, (1994, con A.Comastri e G.Traina, http://www.cftilab.it/PDF/web/Med1.html); e nel Catalogue of Earthquakes and Tsunamis in the Mediterranean area from the 11th to the 15th century, (2005, con A. Comastri http://cftilab.rm.ingv.it/PDF/web/Med2.html)

Il metodo applicato alla ricerca storica finalizzata alla Sismologia ha definito una neo-disciplina d’interesse internazionale, la Sismologia storica, di cui EG è autrice, con Jhon Ebel (Boston College), del primo manuale internazionale: Earthquakes and Tsunamis in the Past. A Guide to Techniques in Historical Seismology, Cambridge University Press, London- NewYork (2009).

EG ha inoltre sviluppato numerose ricerche storiche riguardanti le maggiori aree vulcaniche italiane (Vesuvio, Campi Flegrei, Etna, isole Eolie e Ischia), sia per la Protezione Civile nazionale, sia pubblicando i risultati in riviste internazionali e collaborando alle stime della pericolosità vulcanica. In particolare per l’Etna ha pubblicato con il suo gruppo di lavoro il primo Catalogo delle eruzioni dal mondo antico alla fine del XVII secolo (2014, Bononia University Press).

È stata docente a contratto all’ Università di Ferrara, di Bologna e di Reggio Calabria. Ha seguito tesi di dottorato per l’uso dei dati storici in Geologia per l’Università di Bologna,per l’Institut de Physique du Globe di Parigi (2005), riguardante il comportamento sismico della Faglia di Yammouneh (Siria e Libano) e per la Jerusalem University (2016), sulla Sismologia storica e l’Archeosismologia riguardante Israele e la Palestina, inclusi gli effetti dovuti agli tsunami nella costa di Haifa.

Nel 2004 è stata nominata membro dell’Academia Europaea (assemblea di Londra, 2004).

Dal 2007 al 2011 EG è stata Dirigente di ricerca di ruolo all’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) dove, dopo il pensionamento nel 2007, prosegue le ricerche come Associata al Dipartimento Terremoti di Roma. EG fa parte del Consiglio Direttivo e Scientifico di AISI, Associazione di storia dell’ingegneria, e della rivista ‘Geologia dell’Ambiente’.

Dal 2011 EG si è dedicata con particolare impegno alla divulgazione scientifica finalizzata alla prevenzione. È socia fondatrice del Centro di documentazione Eventi Estremi e Disastri (http://www.eventiestremiedisastri.it/), dove coordina alcune attività multidisciplinari.

Impegnata nel tema cruciale dei disastri sismici e dei loro impatti economici, sociali e culturali nel lungo periodo, ha tenuto e tiene corsi di formazione e seminari per Ordini professionali, insegnanti e studenti universitari.

Emanuela Guidoboni (29 ottobre 1946, coniugata, due figlie e tre nipoti) è storica e medievista di formazione. Dopo alcuni anni di studi in Filosofia, si è iscritta a Storia medievale, Università di Bologna, dove è stata allieva di Vito Fumagalli per la Storia medievale e di Lucio Gambi per la Geografia storica, e dove si è laureata con il massimo dei voti. Si è inoltre diplomata in Archivistica, Diplomatica e Paleografia presso l’Archivio di Stato di Bologna; è stata borsista all’Università di Varsavia per l’Archeologia medievale.